Comune di San Sperate - Comunicazione - 158/2020

Adesione di San Sperate alla creazione del Distretto Rurale del Campidano.

Oggetto: Adesione di San Sperate alla creazione del Distretto Rurale del Campidano.

Anno
2020
Settore
Istituzionale
Tipo
Comunicazione
Numero
158
Data inizio pubblicazione
11/12/2020

San Sperate aderisce, insieme all’Unione dei Comuni del basso Campidano, alla creazione del Distretto Rurale del Campidano.

San Sperate, come ben sappiamo, è escluso dai GAL e non può nemmeno godere delle agevolazioni a favore dei cosiddetti Comuni “svantaggiati”, esclusi da questa lista a causa della fredda applicazione delle direttive che indicano generici parametri Europei che non tengono conto delle condizioni di insularità e dell’omogeneità dei territori Sardi. Questo crea una disparità importante per le nostre aziende agricole, costrette a subire di fatto una concorrenza non sostenibile con i territori limitrofi che invece sono stati inseriti.

Oltre chiedere che l’Assessorato Regionale, fino a questo momento assente e muto nei confronti di questa ingiustizia, si faccia portatore di questo problema che, va chiarito, dipende soprattutto dalla Comunità Europea, che ha emanato le direttive, e dal Ministero delle politiche agricole non dalla Regione Sardegna. Il Ministero ha infatti completato l’iter per la nuova delimitazione delle aree svantaggiate (ai sensi della Direttiva CEE 75/268 del 28 aprile 1975) attraverso il principale Ente di ricerca italiano dedicato alle filiere agroalimentari, ente vigilato dallo stesso Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali (Mipaaf), il CREA. La Regione Sardegna dopo aver esaminato l’iter e le valutazioni effettuate dal CREA, senza dare nessuna informativa alle comunità che da anni aspettavano questa revisione degli elenchi, si è limitata a intervenire come dichiarato dallo stesso Assessore Regionale "La Regione, attraverso l'assessorato dell'Agricoltura, è intervenuta in fase di definizione della nuova delimitazione per suggerire correttive legate a evidenti errori nell'attribuzione dei punteggi relativi ai singoli parametri utilizzati per l'analisi effettuata dal Crea. Questo ha consentito di far riconoscere la condizione di svantaggio a diversi Comuni che inizialmente risultavano esclusi. L'ampliamento del numero di Comuni sardi inseriti nella nuova delimitazione è un fatto positivo che consente di incrementare il numero di aziende sarde che beneficeranno delle previste misure di sostegno e conseguentemente di assicurare maggiori flussi di liquidità per il comparto agricolo “.

Purtroppo prendo atto che l’Assessore Regionale non ha tenuto, e continua a non tenere, in debito conto che in questo modo alcuni territori, come appunto San Sperate, si vengono ora a trovare in una evidente e reale situazione di svantaggio rispetto ai territori limitrofi che ora possono godere di agevolazioni alle quali noi continuiamo a d essere esclusi. Il rischio è quello di veder compromesso irreparabilmente un patrimonio agricolo di colture di alta qualità se questa questione non viene risolta. Fino a oggi le lettere inviate all’Assessore, affinché intervenga nei confronti della comunità Economica Europea per la rivisitazione dei parametri, o in alternativa, che vengano avviate azioni di sviluppo dedicato a territori con colture di pregio da parte della Ras (almeno per calmierare gli effetti di queste disparità e permettere alle eccellenze di rimanere tali), sono rimaste senza nessuna risposta.

Nei prossimi giorni invierò un altro sollecito affinché da parte della RAS ci sia la giusta attenzione a questo problema che è molto serio e mi pare sottovalutato. Tuttavia, da parte nostra è opportuno cercare nel frattempo soluzioni alternative che siano in grado di fornire un minimo di sostegno al nostro comparto agricolo. Un comparto qualificato e che, nonostante le difficoltà che si trova costretto ad affrontare, riesce ancora oggi ad offrire prodotti di alta qualità.

Da qui la decisione di aderire al progetto che Il GAL Campidano, in collaborazione con i Comuni di Serrenti, Sardara, Villasor e Nuraminis, ha promosso tramite un Comitato Promotore con l’obiettivo di costituire un distretto rurale nel territorio delle due Unioni dei Comuni denominate rispettivamente Terre del Campidano e Basso Campidano. Distretto riconosciuto nelle forme di cui alla Legge Regionale n. 16/2014, individuato in un contesto territoriale omogeneo, con l’obiettivo rafforzare la programmazione territoriale “dal basso” che coinvolga il più ampio numero di soggetti privati e pubblici interessati, potenziando le opportunità di collaborazione e di rete nel territorio in una logica di sviluppo sostenibile

OBIETTIVO GENERALE PER CUI NASCE IL DISTRETTO RURALE DEL CAMPIDANO.

"Il Distretto nasce per il rafforzamento delle potenzialità di cooperazione aggregata su scala territoriale, ampliando modalità, forme e spazi per valorizzare risorse umane, materiali e immateriali di un ambito geografico definito, rafforzando lo sviluppo socio economico di quel contesto. Le modalità e le forme della strategia di Sviluppo emergeranno dal confronto partecipativo con gli stake - holder durante il percorso di formazione del Distretto, ma sicuramente esse guarderanno alla Agenda di Europa 2030 e alla sua missione di favorire Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (migliorare la qualità della vita, avere cura dell’ambiente e sostenere la crescita economica inclusiva, sostenibile e duratura, solo per citarne alcuni)

Esso vuole proporsi come un importante ed efficace strumento aggregatore delle realtà locali di un territorio che, in questo caso, guarda potenzialmente ad una dimensione rappresentata dalla somma delle Unioni dei Comuni Terre del Campidano e Unione dei Comuni del Basso Campidano.

IL RAPPORTO CON IL GAL.

Per quanto il Distretto Rurale presenti forti analogie con l’approccio partecipativo dal basso tipico del LEADER prima e della strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD) ora, esso non rappresenta una sua duplicazione ma piuttosto uno strumento di un rafforzamento delle opportunità presenti nel GAL ovvero di un suo allargamento.

Il Distretto Rurale infatti non soggiace all’obbligo di rispetto di dati parametri sociali, demografici, economici ma guarda alle potenziali aggregazioni tra soggetti pubblici e privati, espressione dell’economia e della società in senso lato di quel dato territorio secondo elementi di comunanza in grado di generare una identità storica e territoriale omogenea.

Il Distretto Rurale non è fortemente incentrato sulle realtà agricole come il GAL che solo in via incidentale o marginale o complementare tocca la dimensione extra agricola, così come la sua forza di costruire reti di collaborazione e aggregazione tra operatori non è limitata ad una specifica misura come accade per il GAL (Misura 19 del PSR)"

Partecipazione degli imprenditori agricoli e loro associazioni o cooperative

È fondamentale che gli operatori del settore agricolo partecipino, insieme al nostro Assessore all’agricoltura Emanuela Katia Pilloni e al sottoscritto, agli incontri preliminari, che sono in corso, per la creazione del distretto allo scopo di individuare i fattori di forza e le criticità per definire eventuali ambiti di intervento a sostegno delle nostre attività. Tutti gli imprenditori agricoli possono, accedendo al link riportato nella locandina, partecipare agli incontri e intervenire dando il proprio contributo.

La locandina degli incontri è scaricabile al seguente link http://https://www.galcampidano.it/

Il Sindaco

Enrico Collu

Torna all'elenco

Attenzione!
Per l'utilizzo (visualizzazione, stampa, ricerca, etc.) dei documenti pubblicati, è necessario avere installati sul proprio computer, gli appositi programmi di visualizzazione. Per poterli scaricare liberamente è sufficiente portarsi alla pagina Programmi utili del portale comunale e seguire le istruzioni riportate.

torna all'inizio del contenuto
torna all'inizio del contenuto