Comune di San Sperate
Provincia del Sud Sardegna

Natale 2020

Quello che si avvia verso i titoli di coda è stato un anno difficile e questa, sicuramente, sarà per molti una festa di Natale diversa da tutte quelle che fino a oggi abbiamo vissuto.

Eravamo abituati, a San Sperate in particolar modo, a esprimere nei momenti di festa la nostra voglia di convivialità, la gioia dello stare insieme.

Soprattutto negli ultimi cinquant’anni nel nostro paese si è sviluppato un movimento che, insieme all’arte e alla cultura, ha fatto dello stare insieme la sua forza. Il movimento si è nutrito, autoalimentato, proprio grazie agli incontri, allo scambio tra le persone in quanto portatrici di culture ed esperienze diverse.  Pinuccio Sciola è stato un grande Maestro anche in questo e non è un caso che la festa di Santa Lucia, un momento di incontro e di convivialità molto intima per noi Speratini, fosse uno degli eventi che amava di più.

Oggi ci ritroviamo a vivere dentro a una realtà che a noi appare strana, dura da comprendere e accettare.

Le parole chiave sono improvvisamente diventate “distanziamento e isolamento”, lo scambio è diventato sinonimo di pericolo, le frontiere tra paesi e culture diverse, che da noi non avevano confini, si sono improvvisamente chiuse diventando quasi invalicabili.

Tutto questo non ci piace, tutto questo rischia di ucciderci quanto questo maledetto virus, sicuramente in modo diverso, ma, sia in un modo che nell’altro, generalmente morire non piace.

Nonostante questo ci siamo fermati, abbiamo posposto le nostre abitudini a favore del rispetto nei confronti degli altri, abbiamo modificato il nostro modo di vivere e di stare insieme perché era giusto farlo per tutelare un bene che è ugualmente prezioso e non ha prezzo: la nostra salute, soprattutto quella delle persone più fragili.

E’ giusto, non è giusto subire queste limitazioni? Non importa, quello che ci è stato chiesto lo facciamo cercando l’equilibrio tra la nostra voglia di vivere ed esprimerci e la tutela della nostra salute, sacrificando una parte di noi stessi e le nostre attività consapevolmente, per rispetto e per amore, si dice “per senso civico”.

Sono convinto che tutto questo non ci priverà di quel fuoco, di quell’energia che ci alimentava, non possiamo permetterlo.

Sono convinto che dentro ciascuno di noi sopravvive la voglia di stare insieme; sono convinto che le parole distanziamento e isolamento rimarranno solo a livello fisico ma le menti e i cuori sono uniti e vicini; sono convinto che quando potremo riabbracciarci e cantare e mangiare castagne arrosto vicino al fuoco di Santa Lucia, o fare festa alla Sagra bevendo il vino reso più buono dalle nostre pesche, saremo ancora più forti e più uniti e sarà tutto ancora più bello di prima.

Perché San Sperate l’abbiamo nel cuore, perché questo paese può essere bello o pieno di buche ma la sua forza si cela nella sua gente (che non è “di paese” ma di ogni parte del mondo), nella sua generosità, nella voglia di vivere e di stare insieme.

Non vogliamo regali, per questo nuovo anno ci auguriamo di poter riavere, per chi l’ha persa o rischia di perderla, la salute, la dignità data dal poter lavorare, la gioia di vivere e di stare insieme senza confini e pregiudizi, semplicemente in allegria.

Auguri di un buon e sereno Natale da parte dell'Amministrazione Comunale

Enrico